L’Amore ai Tempi della Nuova Era (4)

Amore per il Gruppo

 

Un importante segnale della manifestazione dell’amore di gruppo è la partecipazione di ogni componente al lavoro a favore del progresso interno ed esterno del gruppo, in particolare sotto forma di servizio. Deve trattarsi di un lavoro scelto coniugando da un lato l’azione indipendente individuale, dall’altro l’adesione concordata al bene del gruppo, come parte del più grande Bene Comune. È questo un punto delicato perché è necessario che il componente, che sceglie di svolgere un lavoro, abbia superato velleità di auto-affermazione individuale. D’altra parte, il gruppo deve essere sufficientemente lungimirante e inclusivo per accogliere in modo creativo la proposta di uno dei suoi membri.

Il servizio comporta altresì dei sacrifici, quando bisogna sopperire a delle necessità di gruppo, che possono distogliere temporaneamente un componente dai suoi interessi prioritari.

Ma il più importante segnale dell’apertura del terzo petalo egoico dell’amore di gruppo è l’avvenuta apertura dei primi due petali dell’amore, cioè del petalo della cooperazione e di quello della comprensione amorevole. Il servizio è un aspetto importante della cooperazione; ma per cooperare sono anche necessari la capacità di lavorare in gruppo, cioè di superare la tendenza individualistica a lavorare da soli (“solo io sono capace di fare bene questa cosa!”), e il senso di responsabilità nel portare avanti la propria parte di lavoro, indispensabile per il conseguimento del successo dell’iniziativa nel suo insieme.

La comprensione amorevole è in apparenza il petalo più “semplice” dell’amore. In realtà è il presupposto fondamentale dell’amore di gruppo, un presupposto che può essere frainteso. Comprendere amorevolmente non significa soggiacere passivamente alle richieste e ai bisogni dell’altro: significa attivare nella comprensione una qualità fondamentale del chakra del cuore, cioè la discriminazione.

L’essere umano possiede un sistema immunitario che lo difende dall’aggressività di agenti patogeni, bloccandone l’azione nell’organismo. In termini analogici, il sistema immunitario discrimina: neutralizza o distrugge ciò che è nocivo, salvaguardando i componenti sani del corpo umano. L’identica funzione sul piano psichico avviene attraverso l’apertura del chakra del cuore, che permette l’ingresso nella vita individuale di ciò che è benefico per la crescita della persona, e attiva la comprensione di ciò che è bene non far entrare. Ai nostri giorni si sta verificando un continuo aumento delle malattie auto-immunitarie, in cui il sistema immunitario perde questa capacità di discriminazione e aggredisce una parte sana dell’organismo, scambiandola per un agente nocivo. Si comprende quindi che la comparsa di queste malattie denota una difficoltosa, rallentata apertura del chakra del cuore.

La comprensione amorevole, il secondo petalo dell’amore nel loto egoico, è quindi una funzione delicata, che va esplicata attraverso la capacità di discriminare, simboleggiata dalla spada dei tre grandi Arcangeli e dello stesso Cristo. Nel comprendere amorevolmente, è necessario vedere anche ciò che non è benefico nei bisogni e nelle richieste del’altro, ovviamente secondo la propria coscienza che può essere anche fallace. In altri termini, non significa comprendere per affetto verso l’altro, perché l’affetto originante dal plesso solare è cieco e non discriminante. D’altra parte, nell’agire la comprensione amorevole è necessaria la commensura, cioè comprendere fino a qual punto una coscienza ancora bambina è in grado di arrivare.

 

vedi anche

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