Il Codice di Comportamento dell’Etica Vivente

di George (Yurij) Roerich

 

  1. Bisogna dimenticare il passato, senza pensare alle offese ricevute. Le possibilità di cooperare sono la cosa principale. Allo stesso modo, il popolo di una nazione dovrebbe dimenticare le antiche offese. Il futuro è pieno di luce, e per amore di questo futuro va fatta ogni cosa.
  2. Dovresti costruire il ponte verso il futuro senza guardare indietro. Se hai fatto un errore, pensa a quello che invece avresti dovuto fare, e agisci la prossima volta secondo la nuova comprensione. Non dolerti del passato. Le relazioni cambiano, e mutano perfino le aure.
  3. Per sviluppare l’attitudine mentale a pensare, scegli un argomento e osservane tutti i possibili aspetti, mettendolo a confronto con altri argomenti. Suggerisci anche ad altri di fare lo stesso.
  4. E’ necessario studiare l’energia psichica indagandone le manifestazioni e registrando le proprie osservazioni.
  5. Guarda ogni tua azione, anche la meno significativa, assicurandoti che sia consapevole. Se prendo un libro o allungo la mia mano, ciò va fatto in modo cosciente e deliberato.
  6. E’ bene che ciascuno stabilisca il proprio codice interiore, ovvero le regole di comportamento, per farne uso come guida personale.
  7. L’Etica Vivente è una norma di comportamento, da applicare nella vita.
  8. Scegli un tempo di silenzio per il tuo spirito e apri in silenzio il tuo cuore al Comando del Maestro. Fai questo varie volte ogni giorno. Talora i nostri desideri ostacolano la Sua Voce.
  9. Se appare improvvisamente un nuovo pensiero o stato d’animo o emozione, mettilo per iscritto. La risposta si manifesterà più avanti nella vita. Bisogna prestare particolare attenzione ai pensieri che tornano ripetutamente.
  10. La sera, pensa a ciò che hai fatto oggi secondo l’Insegnamento: non a ciò che è in accordo con l’Insegnamento già nella tua natura, ma a ciò che hai fatto in accordo con l’Insegnamento nonostante la tua natura.
  11. L’autocontrollo è in tutto la cosa più importante. Si iniziano molte cose buone senza mai completarle.
  12. Quando si comincia a studiare l’Insegnamento, accade qualcosa simile all’addensarsi delle ombre. Si intensifica la manifestazione delle proprie qualità peggiori, come quando si ara la terra e spuntano le erbacce. Si rende allora necessaria una verifica: perciò bisogna conoscere la propria via e essere pazienti.
  13. La conversazione più proficua è quella interindividuale, guardandosi negli occhi. Questo è il modo preferito dalla gente d’Oriente. Evitate di leggere insieme: leggete ciascuno per suo conto e in seguito condividete i vostri pensieri.
  14. Non si dovrebbe mai richiedere o ordinare a qualcuno di fare qualcosa; invece, è meglio parlare in modo tale che l’interlocutore comprenda. E’ preferibile trovare una formula, un modo di esprimersi, che sia accettabile per l’altro.
  15. La migliore forma di persuasione nasce dall’esempio personale.
  16. E’ molto importante saper trovare le giuste parole senza gonfiare il proprio ego. Altrimenti, invece di aiutare, si possono rendere peggiori le cose.
  17. Chi guida dovrebbe avere sufficiente sensibilità da vedere se l’altro ha abbastanza fuoco ed energia per poter crescere ulteriormente. Chi si avvicina porta con sé il proprio karma e, prima che sia accolto, è necessario sapere chi egli sia.
  18. Quali azioni compiere? Se si hanno presenti le effettive condizioni e possibilità, si cercherà di parlare in modo comprensibile agli altri. Attraverso la scienza, le arti, la moralità, si può influire attorno a sé, generando entusiasmo ed eroismo negli altri. E’ opportuno sostenere sempre l’entusiasmo in ogni cosa, se è diretto al bene comune.
  19. I filosofi occidentali profferiscono parole elevate, ma conducono vite comuni, mondane. Al contrario, l’Oriente applica immediatamente le idee nella vita.
  20. Seguendo i modi occidentali, ci s può difficilmente liberare dei propri errori. Quei metodi suggeriscono il pentimento, che crea soltanto catene. Invece, l’Oriente non si sofferma sugli errori, ma cerca subito di vivere rettamente con tutto il suo essere.
George (1902-1960) è il primo figlio di Nikolaj e Elena Roerich. Dobbiamo l’originale inglese di questo scritto (tratto dal libro di George Piste dell’Asia più recondita) alla cortesia di Joleen Du Bois, presidente della White Mountain Education Association (USA). George ha seguito in tutta la vita le vicende dei genitori, tra cui le due famose spedizioni centroasiatiche del 1925-28 e del 1934-35. Negli anni giovanili si era dedicato ad approfonditi studi orientalistici – in particolare di tibetologia – frequentando le Università di Harvard negli USA e della Sorbona in Francia, e diventandone in seguito uno dei maggiori cultori (v. A. Malyguine, La fenice russa, Editrice Nuova Era, 2018). Questo Codice di Etica Vivente mostra l’alto livello della sua assimilazione dei principi dell’Etica, contenuti nell’Insegnamento dell’Agni Yoga.